product design

WIRED ITALIA

Autunno 2023

Visioni d’Italia

Scienziati, tecnologi, imprenditori, filosofi e designer raccontano il meglio del nostro paese.
Con interviste a: Luciano Floridi, Giuseppe Testa, Samantha Cristoforetti, Annamaria Testa, Lucrezia Reichlin, Lorenzo Bertelli, Silvio Micali e molti altri

Per èlevit questa edizione di Wired è speciale: 

All’interno di questa pubblicazione incentrata sull’eccellenza italiana a 360°, Antonio Dini giornalista attento all’evoluzione tecnologica degli ultimi 30 anni, ha scritto un articolo focalizzato sul design industriale, mettendo in luce lo stato dell’arte di un settore fondamentale del nostro sistema paese partendo dai suoi protagonisti.

L’ingresso di èlevit sul mercato del product design è relativamente recente ma la nostra tecnologia nasce da un percorso lungo, immerso nel tessuto industriale e accademico italiano e in particolare Bolognese.
Siamo quindi orgogliosi e grati di contribuire a questa edizione in edicola di Wired condividendo la nostra esperienza e visione del prossimo futuro.

A pagina 119 potete leggere l’articolo “Noi che inventiamo l’Italia” di Antonio Dini, con il nostro contributo oltre quello di voci autorevoli come Carlo Ratti docente del Mit Boston, Marco Andreoletti di ML Engraving, Luciano Galimberti Presidente dell’ ADI.

“Poi ci sono le interfacce, altro settore in cui il design italiano è capace di essere molto creativo…”

Non spoileriamo oltre, potete scaricare l’articolo qui.
Buona lettura!

Wired Italia Settembre – Ottobre – Novembre 2023 Leggi tutto »

Le UI (user interface) sono interfacce visuali software che permettono a uomini e macchine di interagire e comunicare. Esse si trovano ovunque: siti web, app, macchinari. Si compongono di elementi grafici e devono corrispondere ad un preciso comportamento che l’utente si aspetta.

Un esempio?
Le app sono le UI per eccellenza. Sono gli strumenti che utilizziamo ogni giorno per compiere azioni e portare a termine compiti con il nostro smartphone e con l’avvento della digitalizzazione sono diventate talmente rilevanti da avere un’evoluzione estremamente accelerata nell’ultimo decennio.

Infatti, con l’avvento disruptive di Apple sul mercato, con il suo iconico Iphone e di conseguenza l’App Store, ha fornito ai designer una piattaforma con forte potenziale e basso costo che ha consentito di sviluppare grande creatività, conoscenza e creare nuove professioni. Così facendo l’azienda di Cupertino ha obbligato tutti i competitor ad adeguarsi alle sue molteplici innovazioni.

Un altro aspetto fondamentale del software  è la UX (user experience) o esperienza utente:  è l’insieme di sensazioni e ricordi che l’utente prova nel rapportarsi con un’app, un sito web, un e-commerce, oppure con uno specifico brand    

[fonte]. 
 

UI e UX hanno assunto un ruolo di centrale importanza nell’utilizzo della rete poiché sono il modo in cui si determina quanto tempo un utente rimarrà sulla piattaforma che sta utilizzando: più accattivante dal punto di vista del design e funzionale sarà, più tempo gli utenti saranno stimolati a rimanere.

L’HUI (hardware user interface) invece, è un campo di progettazione interdisciplinare che modella la connessione fisica tra persone e tecnologia al fine di creare nuove interfacce hardware. Gli elementi che compongono questo settore sono: tastiere, pulsanti, interruttori, manopole, cursori, touch screen, nonché genericamente qualsiasi sensore di input.

Possono essere applicate a diversi settori: nel settore automotive ad esempio, i pulsanti sul volante o sul cruscotto per facilitare l’utilizzo ai guidatori e distrarli di meno, nel settore del food per macchine da caffè, gelato e bevande per renderle facili da utilizzare e belle da vedere, nell’ambito medicale, i macchinari degli studi specialistici diventano più semplici da usare e da pulire, nella domotica gli interruttori diventano touch.

Perché l’evoluzione del settore UI non è stata accompagnata dall’evoluzione del mondo HUI?

Le ragioni di questo mancato sviluppo sono molteplici, di seguito analizziamo alcune ragioni focali. A differenza delle UI il settore delle interfacce hardware è estremamente vario con costi di sviluppo maggiori e senza piattaforme dedicate che aiutino i designer nello sviluppo.

Inoltre nella filiera industriale elettronica, durante gli ultimi 15 anni, le aziende di semiconduttori hanno sviluppato chip per la tecnologia touch sempre più sofisticati. 

Purtroppo gli intermediari di questa filiera che sviluppano HUI non sono riusciti però a proiettare questa tecnologia sul mercato a causa della mancanza di alcune innovazioni industriali. In particolare la bassa affidabilità della tecnologia touch ha compromesso il design delle HUI che sono risultate non soddisfacenti per la sostituzione delle interfacce meccaniche ancora oggi in uso.

In definitiva la mancanza di una piattaforma unitaria ossia un progetto che metta insieme l’affidabilità tecnica dal punto di vista elettronico, con la lavorazione dei materiali e la progettazione industriale del prodotto dal punto di vista del design, non ha consentito alle HUI di svilupparsi al meglio.

Le diverse fasi di produzione delle HUI: progettazione, prototipazione e ideazione

In èlevit siamo convinti che il settore HUI debba innovarsi drasticamente. Infatti, i tradizionali pulsanti meccanici sono tecnologie obsolete che presentano problemi di usura e design limitato, realizzati prevalentemente con materie plastiche.

Macchine da caffè, stereo, cruscotto: ogni pulsante, manopola o interruttore può essere ripensato grazie alla tecnologia touch. Efficiente, veloce ed elegante, può trasformare ogni oggetto in chiave moderna.

Design e funzionalità. èlevit ha colmato questo vuoto permettendo l’adozione della tecnologia touch dalle aziende che potranno finalmente innovarsi, sostituendo pulsanti, interruttori e tastiere meccaniche. 

La nostra start-up mette insieme il design industriale, il design dell’interazione e l’ingegneria elettronica per elevare al massimo livello gli aspetti estetici e tecnici delle interfacce fisiche. L’utilizzo della tecnologia touchscreen unita al materiale del vetro, semplice ed elegante, produce un risultato che può rivoluzionare il mercato.

èlevit è una startup innovativa, costituita con lo scopo di portare una nuova tecnologia sul mercato dell’Hardware User Interface (HUI).

Cosa sono le Hardware User Interface? L’evoluzione dell’HMI Leggi tutto »

Il design industriale è il processo di sviluppo funzionale ed estetico di un prodotto in serie.
Il lavoro progettuale si sviluppa secondo le necessità di efficienza tecnica e utilità unite alla forma originale, esteticamente bella e riconoscibile del prodotto in questione. Il lavoro del product designer, protagonista di questo processo, è quello di mettere insieme il lavoro tecnico con quello artistico. Da una parte infatti, deve soddisfare le esigenze del mercato dal punto di vista dell’innovazione e dell’ efficienza tecnologica, dall’altro deve essere in grado, attraverso la sua creatività, di rendere leggibili gli stilemi del marchio nel prodotto, rendendolo al contempo esteticamente bello.

Ad esempio, nel settore automotive, nello sviluppo di ogni componente che andrà a comporre l’automobile, intervengono due figure: il designer si occupa della progettazione degli interni dell’automobile, del layout generale, ed è colui che opera una sintesi, in base alle richieste del mercato, tra funzionalità ed estetica, immaginando idee innovative e fuori dagli schemi a livello tecnico e creativo. Lo stilista, invece, opera nella sintesi degli stilemi del marchio, in modo che, a livello visivo l’auto appaia immediatamente riconoscibile all’occhio del consumatore. Gli stilemi poi, vengono continuamente aggiornati in base all’evoluzione delle funzionalità e all’immagine dell’ azienda  (1).

Prendiamo ad esempio un’ auto classica ed influente come l’Alfa Romeo Giulia:

Come si può notare dalle immagini l’ evoluzione del design è sempre una attività di compromesso tra innovazione tecnologia e stile. In questi ultimi anni l’ evoluzione del design degli interni delle auto si è concentrata sulla sostituzione degli elementi meccanici della dashboard, ma non solo.

Nell’ Alfa Romeo Giulia, compare la necessità, mostrata anche da altri competitor, di rendere gli interni dell’ auto un luogo di living che prima non esisteva. Questa transizione è stata sicuramente generata dalla dematerializzazione di leve, pulsanti e tasti che hanno determinato il passaggio radicale dall’ analogico al digitale.  Questa nuova concezione dell’ auto, ha portato al suo interno i sistemi di infotainment che sono diventati il nuovo standard e cuore pulsante dell’ interno vettura (2)  (3).

Questo tipo di tecnologia, aggiunge sicuramente funzionalità all’ auto, anche se va implementata con attenzione dato il rischio, scientificamente documentato  (4), che le informazioni risultino eccessive con conseguente disorientamento e aumento esponenziale della distrazione in fase di guida.

L’ attività di design oltre a considerare gli aspetti di sicurezza deve integrare i sistemi digitali facendoli convergere sullo stile del prodotto.

Questo processo è possibile sostituendo i tasti meccanici con pulsanti touch personalizzati e attuatore aptico come feedback sui comandiIl design deve essere rapido e intuitivo e non dare la sensazione di avere un’ auto “astronave”. Sicuramente lo stile che ha lanciato nell’ultimo decennio Tesla è suggestivo e innovativo, ma quel tipo di design fa parte esclusivamente del prodotto Tesla, corrisponde cioè al suo stilema. Le altre case automobilistiche hanno differenti identità che fluiscono nei loro prodotti che devono evolvere e non essere stravolte.

èlevit è capace di prendere parte all’incontro tra design e funzionalità mantenendo stile ed ergonomia. Infatti, i pulsanti e interruttori touch prodotti da èlevit rispondono a stringenti necessità degli interior designer di automotive da un punto di vista estetico e decorativo, preservando al contempo l’ identità della vettura.

E proprio a proposito del design futuristico che ricorda le astronavi, un buon esempio di incontro tra ideazione di un prodotto con caratteristiche tecniche molto elevate ma al contempo bello esteticamente e soprattutto, comunicativo è quello della navicella spaziale Starship progettata da SpaceX  (5).

La decisione di rendere touch il pannello di comando è effettivamente quell’idea fuori dagli schemi e innovativa presa dal product designer, che “strappa” totalmente con i pulsanti meccanici del passato. Tanto da dover far reimparare nuovamente agli astronauti i movimenti automatici con cui manovrare la navicella.

èlevit, allo stesso modo si pone in maniera dirompente nel settore automotive e delle interfacce utente in generale, con l’ obiettivo di sostituire gli elementi meccanici con pulsanti touch e interruttori touch in vetro. L’ innovazione tecnologica in questo caso, sposa alla perfezione la necessità estetica, proponendo un design di alto livello che sfrutta le proprietà del vetro.

In sintesi, la rincorsa alle innovazioni tecnologiche, non deve però avere come conseguenza l’ omologazione dei marchi. Non è necessario che, con l’ avvento del infotainment, tutti i modelli di auto somiglino a una navicella spaziale in termini di tecnologia e funzionalità.
Il senso dell’ideazione progettuale di un oggetto di design è che questo si adatti e trovi un punto di incontro tra innovazione e forma. 

Questo è possibile attraverso la personalizzazione dei componenti. In base al progetto fornito dai designer, èlevit è in grado di creare qualsiasi tipo di interfaccia utente touch in vetro: forma, decorazione, colorazione, funzionalità, non poniamo limite al design in tutte le sue forme.

èlevit, l’ interazione futura del vetro.

L’ evoluzione del design nel settore automotive Leggi tutto »